La storia della nostra Azienda

La storia della nostra azienda parte da lontano.
Dalla fine degli anni 50 ai primi anni 60.

I pionieri sono stati due ragazzi, all’epoca poco più che ventenni, accomunati dalla passione per l’agricoltura e non di meno dalla necessità di compiere in quegli anni e per quelli a venire, questo lavoro: “u Zi Mase” e “u Zi Vicenzo”.

In Sicilia c’è la comune usanza in segno di rispetto, di chiamare le persone più anziane “Zio”.

La necessità era il sostentamento della famiglia, di famiglie che erano molto numerose a quei tempi.

la nostra storia

Quando tutto ebbe inizio...

la giovinezza

"dru chistiano va a
iunnata"

Con il passare degli anni e dopo aver convogliato a nozze, “U Zi Mase” continuò a lavorare in campagna come mezzadro, occupandosi delle aziende di alcuni proprietari terrieri della zona di Marsala, trasmettendo l’amore per l’agricoltura ed in particolare della viticoltura ai propri figli.
Quelli erano anni difficili, corroborati da tanti sacrifici.
In campagna si andava con il carretto e la mula, animale che a quei tempi serviva come mezzo di trasporto.
Nel carretto, invece, si trasportava tutto ciò che sarebbe servito per lavorare.
E le giornate passavano proprio così. C’erano dei giorni in cui non si faceva neanche ritorno a casa, o perché non si era finito il lavoro e ritornare l’indomani diventava estenuante: la mula raggiungeva massimo i 5,6 chilometri orari.

O perché dei violenti acquazzoni, costringevano a rifugiarsi di notte nei casotti.

Casolari, ormai abbandonati delle nostre campagne, trascorrendo le notti soprattutto invernali “al freddo e al gelo” per utilizzare un eufemismo.

Quello che accadde un giorno “o Zi Vicenzo”, che grazie all’ausilio della paglia che faceva da coperta e della legna per il fuoco, riuscì a passare la notte, insieme ad altri compagni viticoltori.

Una certa consapevolezza sbagliata che era più importante lavorare e che la scuola rappresentava soltanto un lusso destinato a pochi. Pensiero che nascondeva un barlume di verità in fondo: non tutti potevano permettersi di andare a scuola e una giornata in campagna avrebbe sicuramente portato soldi a casa.
Avete mai sentito l’espressione in dialetto siciliano “dru chistiano va a iunnata”? Che tradotto significa “quel signore lavora alla giornata”? Ecco! “U Zi Vicenzo” e “u Zi Mase” trascorsero così la loro giovinezza, fra le giornate a lavorare in campagna, imparando i trucchi del mestiere, e se fosse rimasto del tempo ed energie, giocando alle “Ciappeddre” con gli amici, o al “Gioco della settimana”,
passatempi oggi, ormai, abbandonati e quasi dimenticati.

Nell’agosto del 1964 moriva il Segretario del Partito Comunista Palmiro Togliatti, e qualche tempo prima “u Zi Vicenzo” decise di dare una svolta alla propria attività, “mittenno a racina ncasa” 

(“portando l’uva a casa”) per vinificarla. 

Allestì un garage, chiamato in dialetto “malaseno” con due cisterne in cemento armato e quattro botti in legno. L’uva veniva scaricata dal carretto (o dal camion negli anni successivi) in una vasca, chiamata in siciliano “paramento“.  

Da lì passava tramite un condotto per essere pigiata e diraspata. Il mosto appena ottenuto veniva trasferito attraverso una pompa elettrica alle due cisterne. Una parte di esso con l’aggiunta di lieviti che ne arrestavano la fermentazione si tramutava in mosto muto; l’altra parte seguiva le fasi della vinificazione fino alla svinatura.  

Il vino ed il mosto venivano poi venduti ad alcuni Istituti enologici della provincia di Trapani. 

l'idea

Portare l'uva a casa

“Portare l’uva a casa” per trasformarla è stata un’attività soddisfacente, forgiata da tante incombenze per tutta la famiglia che del mantra “l’unione fa la forza” ne ha sempre tratto un monito e un “modus operandi”. Ma nello stesso tempo diventava abbastanza stancante perchè chiaramente nel periodo della vendemmia la giornata lavorativa iniziava alle sei del mattino con forbici in mano e finiva alle undici di sera dopo aver pulito e sistemato la nostra cantinetta familiare.
Così, prima dell’inizio del nuovo millennio, dal 1999, ci occupammo soltanto dei nostri cari vigneti. I vigneti di Nonno Vincenzo.
Rilevando quattro anni prima, un podere in Contrada Nasco, il nostro primo terreno.
Un terreno pieno di ricordi, di gioiosi momenti passati in famiglia, di grandi soddisfazioni in termini di qualità e quantità offerti dall’Inzolia che ha popolato queste terre fino al 2011.
Ma anche di momenti bui. Di momenti in cui ti chiedi se è il caso di andare avanti e continuare a lottare.
Come quella fatidica annata del 2007, quando la peronospora distrusse quasi l’intera produzione di questo appezzamento e risuona ancora nelle nostre orecchie il monito: “A Nasco, in 3 ettari, abbiamo raccolto soltanto 14 cassette di uva”.

Ma non ci siamo arresi. Siamo andati avanti con voglia, tenacia, con il giusto acume e con la consapevolezza che “chi ha la possibilità di disporre di un pezzo di terra, non è mai perso”, un’espressione coniata e ripetuta da molti agricoltori e viticoltori, anche più vecchietti, che hanno sempre riconosciuto in “questi settori” la loro vitale importanza per l’intera economia.
Siamo passati negli anni a fronteggiare la gestione aziendale di poche specie autoctone come il Grillo, l’Inzolia ed il Catarratto, a poter ammirare nella nostra azienda cultivar come lo Chardonnay, il Syrah, il Pinot Grigio e il Viognier.
Adesso, è arrivato il momento di aprire nuove porte e di scrivere nuove pagine, con uno sguardo verso il futuro e con i piedi per terra.

(Dario De Maria, 31/12/2019)

il Nostro Spot Aziendale

Mafe - Olio Extravergine d'Oliva - IGP SICILIA

persone oltre il prodotto

La passione per la terra

Bruno Rossi

Founder & Owner

Fillipe Moratti

Executive Director

Agatha Rossi

Senior Winemaker

Ella Campo

Viticulture Manager

Bruno Rossi

Founder & Owner

Fillipe Moratti

Executive Director

Agatha Rossi

Senior Winemaker

Ella Campo

Viticulture Manager

Bruno Rossi

Founder & Owner

Fillipe Moratti

Executive Director

Agatha Rossi

Senior Winemaker

Ella Campo

Viticulture Manager

tappa dopo tappa

Un lungo percorso che ci porta sino ad oggi

1962

L'inizio

I pionieri sono stati due ragazzi, all’epoca poco più che ventenni, accomunati dalla passione per l’agricoltura e non di meno dalla necessità di compiere in quegli anni e per quelli a venire, questo lavoro:
“u Zi Mase” e “u Zi Vicenzo”.

1958

Il mezzadro

con il passare degli anni e dopo aver convogliato a nozze, “U Zi Mase” continuò a lavorare in campagna come mezzadro, occupandosi delle aziende di alcuni proprietari terrieri della zona di Marsala, trasmettendo l’amore per l’agricoltura ed in particolare della viticoltura ai propri figli.

1964

"Mittemo a racina ncasa"

Nell’agosto del 1964 moriva il Segretario del Partito Comunista Palmiro Togliatti, e qualche tempo prima “u Zi Vicenzo” decise di dare una svolta alla propria attività, “mittenno a racina ncasa”
(“portando l’uva a casa”) per vinificarla.

1995

Veniva acquistato il primo terreno

Un podere in contrada Nasco, un terreno pieno di ricordi, di gioiosi momenti passati in famiglia, di grandi soddisfazioni in termini di qualità e quantità offerti dall’Inzolia che ha popolato queste terre fino al 2011.

1999

Soltanto i nostri cari Vigneti

Prima dell’inizio del nuovo millennio, dal 1999, ci occupammo soltanto dei nostri cari vigneti, i vigneti di Nonno Vincenzo. Dedicandoci anima e corpo, fatica e sudore, con lo scopo di ottenere la migliore uva e onorare il nostro terreno..

2007

Anni bui

Momenti in cui ti chiedi se è il caso di andare avanti e continuare a lottare.

Come quella fatidica annata del 2007, quando la peronospora distrusse quasi l’intera produzione di questo appezzamento e risuona ancora nelle nostre orecchie il monito: “A Nasco, in 3 ettari, abbiamo raccolto soltanto 14 cassette di uva”.

2014

Ampliamo la varietà

Siamo passati negli anni a fronteggiare la gestione aziendale di poche specie autoctone come il Grillo, l’Inzolia ed il Catarratto, a poter ammirare nella nostra azienda cultivar come lo Chardonnay, il Syrah, il Pinot Grigio e il Viognier.

2022

Sguardo al futuro

Adesso, è arrivato il momento di aprire nuove porte e di scrivere nuove pagine, con uno sguardo verso il futuro e con i piedi per terra. Ci approcciamo al web, allo shop online, nell’intento di far gustare i nostri prodotti a chi non ci conosce.